Come Don Chisciotte contro i mulini a vento

Ovvero, difendere l'alimentazione di un figlio da "nonni, compatitori e affini"

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  1. Monsley
     
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    Dunque, premetto: io non sono una madre.

    Quella che riporto è la vicenda di una mia cugina che da mesi sta cercando di far perdere qualche chilo al figlio di 9 anni, che ha evidenti problemi con la bilancia (non credo sia obeso, ma sicuramente è non poco in sovrappeso).

    Dopo qualche mese di inutili tentativi autonomi, mia cugina mi ha chiesto il numero della nutrizionista alla quale mi sono rivolta io. Io gliel'ho dato, anche se un po' titubante. Non tanto per lei, quanto per chi le sta intorno: per farvi capire, sia la suocera, quanto il marito, quanto mia zia (con mio zio che le va a ruota) sono personaggi per cui le cose vanno bene solo nel modo in cui le fanno loro, e se seguono la loro linea di pensiero.

    Tra l'altro la mia nutrizionista, essendo anche fitoterapeuta, fa largo uso di composti naturali sui quali loro, provenendo dall'ambiente medico, sono alquanto scettici. Ma tant'è.

    Ieri ero a pranzo proprio da mia zia, e c'erano pure loro. Mentre ancora stavamo aspettando di metterci a tavola, approfitto di un momento per chiedere a mia cugina come stava andando, dopo 1 settimana dal primo incontro.

    «Beh, per ora ci sta. Ma il problema non è tanto lui, quanto gli altri. Mi sento un po' come Don Chisciotte contro i mulini a vento. Difatti sembra che il problema, tra i miei suoceri e mio marito, lo veda solo io. Anche ieri sera, a cena da mia suocera, a 'sto figliolo hanno messo davanti ogni ben di Dio. E diventa difficile dirgli che si deve limitare a un piatto di pappardelle al ragù.»

    A pranzo è stata una cosa allucinante. Molto opportunamente mia zia (che è fatta a modo suo, ma che non è stupida e che il problema lo vede eccome) aveva cucinato per questo figlio piatti sfiziosi con le verdure e pollo, tutto senza grassi e oli aggiunti.

    Il bambino non si è seduto a tavola quando sono stati portati i primi piatti, e giù commenti da mio zio e dal marito di mia cugina del tipo "Eh, poverino. Non li può mangiare, quindi è meglio non li veda.", col bimbo che era nell'altra stanza!

    La cosa che mi ha fatto strabuzzare gli occhi è successa quando è stato portato il pollo per questo bimbo in tavola. Suo padre se ne esce con una frase del tipo: «Maremma, diventerà un pollo!», dovuto al fatto che per ora la nutrizionista gli ha "tolto" le carni rosse, per cui questo bimbo mangia spesso carni bianche o pesce. Ma si tratta di una situazione che durerà giusto 3 settimane, e una scelta che, ha spiegato mia cugina, serve a compensare il fatto che se a scuola, a mensa, il bimbo trova carne rossa, deve mangiare carne rossa e non ha opzioni di scelta.

    Ma dopo quest'uscita, il marito continua dicendo: «Ma è una dieta troppo ristretta!», col bimbo lì accanto a lui che si mangiava il suo pollo e le sue verdure!

    A quel punto m'è scappata, e i punti che mi ero messa alle labbra son saltati: «Per esperienza personale, se gliela fate vivere così, come una vita di privazioni, non va molto avanti.»

    Mia cugina mi ha quasi ringraziato con gli occhi, e l'argomento è caduto in silenzio (oddio, non pensavo di potere tanto :stralunato.gif: ). Il bimbo ha mangiato il suo pollo e le sue verdure senza troppi patemi, o altri "disturbi esterni".

    Insomma, 'sta cosa mi ha fatto un po' "pena", se mi passate il termine. Come può un bambino di 9 anni attenersi a delle sane regole alimentari con tante inconsulte pressioni da parte di nonni e babbo (quindi gente di cui, per definizione, si fida e che vede come punti di riferimento)?

    Ma è sempre così? Possibile che il "problema" per gli altri non debba esistere quando si tratta di un bambino? Quasi fosse un tabù affiancare la parola "dieta" a "bambino". Eppure è prorprio questa l'età in cui è meglio intervenire per evitare che un bambino sovrappeso diventi un adulto obeso.

    Scusate lo sfogo, ma son rimasta basita e sconcertata.
     
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  2. MariaLaura79
     
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    Monsley, hai fatto bene. Chi ti parla ha passato elementari e medie a combattere contro la cattiveria dei bambini xché ero in sovrappeso. Sono ferite che rimangono, che non si dimenticano. Ha fatto bene tua cugina a muoversi sin da ora, meglio che il bimbo 'soffra' ora e si eviterà una infanzia ed un'adolescenza senza i traumi che ti porta la cattiveria della gente e soprattutto dei coetanei. Beh, non voglio far passare l'idea che lui debba essere normopeso per colpa dei giudizi altrui. Avrà una salute 10 volte migliore di un bimbo che vive di grassi e merendine! Meglio che impari da ora che il cibo ci serve x vivere e non che SI VIVE X MANGIARE!
    Ricordiamo sempre che DIETA non vuol dire privazione di cibo, ma sana saporita ed equilibrata alimentazione.
     
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  3. raffaella trieste
     
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    COMBATTO ANCHE IO LA STRSSA LOTTA CON MIO MARITO E MIA MADRE.

    NON PERCHE' NON VOGLIO CHE MANGINO QUESTO O QUELLO MA PERCHE VOGLIO ESSERE IO A DECIDERE QUANDO DARGLI DOLCINI E DOLCETTI O PATATINE!

    I MII 3 FIGLI SONO ROBUSTI MA NON SOVRAPPESO QUINDI NON AVREI NEAMNCHE IL PROBLEMA DI CONTROLLARLI PERO' PREFERISCO PREVENIRE. TUTTO QUI.

    CAPISCO E COMPRENDO MOLTO BENE TUA CUGINA.

    MI SA CHE LEI DEVE PRENDERSI I PARENTI E FARGLI UN DISCORSETTO METTENDO BENE I PUNTINI SULLE I :incazz.gif: . SOPRATTUTTO NON DEVE FAR CAPIRE AL BAMBINO CHE LO STA PRIVANDO DI QUALCOSA O CHE LO ALIMENTA IN MODO DIVERSO. SE LA DOMENICA MANGIA COME TUTTI GLI ALTRI NON VEDO IL PROBLEMA :occhiolino.gif: ; IL PROBLEMA E' LA QUOTIDIANITA' ED E' LI CHE NOI DOBBIAMO INTERVENIRE SENZA FAR CAPIRE AL BIMBO CHE E' IN DIETA :clap2.gif: LO SO NON E' FACILE MA L'IDEA DI SENTIRSI DIVERSO POTREBBE CREARGLI QUALCHE COMPLESSO CHE ALLA FINE GLI SI RITORCEREBBE CONTRO................. COM E' SUCCESSO A ME QUANDO ERO PICCOLA :fischio.gif:
     
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  4. Ycla
     
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    hai fatto benissimo a intervenire...conosco bimbi che già alla sua età hanno la consapevolezza di ciò che devono e non devono mangiare, ma certamente la famiglia lo deve aiutare. l'importante è che riconosca la nutrizionista come un aiuto e non come un nemico, ma se già ha accettato il fatto di mangiare il suo pollo e le sue verdure rinunciando ai primi piatti mi sembra già sulla buona strada.
    ci sta poi che una volta a settimana dalla nonna paterna si conceda qualcosa in più...ma l'importante è fargli capire che deve succedere al massimo a un pasto a settimana...
     
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  5. secca mai sarò
     
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    Anche secondo me hai fatto bene.
    Aggiungo che i genitori oggi devono osservare con attenzione l'alimentazione dei bambini e adoperarsi per correggerla se necessario.
    Io sono stata una adolescente normo peso ma via via sempre più pesante, fino a 18 anni circa quando ero giù troppo pesante, 81 kg che oggi desidererei molto...
    La prima dieta l'ho fatta a 14 anni, pesavo 68 credo, a 16 72 kg e via.
    Però so che sono stata io a farmi del male, anche se mia madre cucinava troppo e bene.
    Finché la mia alimentazione era gestita da mia madre, perchè quando si è piccoli sono i genitori che ti amministrano o devono amministrare le scelte dei pasti, io ero rimasta normale.
    Poi, con l'autodeterminazione mi sono danneggiata.
    Quando vedo bambini grassi o addirittura obesi vorrei prendere a ceffoni i loro genitori e parenti, per l'ipoteca di malessere fisico e sofferenza psicologica che stanno imponendo a quei ragazzini per la loro incapacità di esercitare le prerogative del loro ruolo.

    Non si può consentire ad un ragazzino di far fatica a giocare perchè è troppo pesante, o di affliggerlo perchè sarà preso in giro.
     
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  6. orsettowinnie
     
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    CITAZIONE (secca mai sarò @ 25/9/2010, 15:17)
    Quando vedo bambini grassi o addirittura obesi vorrei prendere a ceffoni i loro genitori e parenti, per l'ipoteca di malessere fisico e sofferenza psicologica che stanno imponendo a quei ragazzini per la loro incapacità di esercitare le prerogative del loro ruolo.

    :blink:
     
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  7. Monsley
     
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    CITAZIONE (secca mai sarò @ 25/9/2010, 15:17)
    Quando vedo bambini grassi o addirittura obesi vorrei prendere a ceffoni i loro genitori e parenti, per l'ipoteca di malessere fisico e sofferenza psicologica che stanno imponendo a quei ragazzini per la loro incapacità di esercitare le prerogative del loro ruolo.

    Beh, i genitori non hanno tutte le colpe. Magari non sono loro che permettono al bambino di mangiare caramelle e dolciumi senza regole, ma sono i bambini che le vanno a cercare e semmai i genitori non riescono a star loro dietro (magari perché lavorano, e tornano a casa solo la sera tardi).

    Oppure sono regole troppo restrittive che portano a vedere come un successo il riuscire a sfuggire quelle regole stesse. Era un po' il mio caso: se scoprivo dove mia madre aveva nascosto i cioccolatini e la cioccolata, apriti bocca e spalancati stomaco.

    Ma non gliene faccio una colpa, perché chi apriva la bocca ero io.

    Comunque il bimbo in questione è dimagrito molto da allora (era appena a inizio dieta), e ora tutti (compresi nonni e babbo) non fanno altro che riempirlo di complimenti per come sta bene. E anche lui mi sembra un bimbo più felice :) .
     
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  8. Pif
     
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    Monsley hai fatto benissimo!!!
    Io sono sempre stata a dieta, la prima l'ho fatta che avevo 8 anni.
    Ero cosi piccola, che nemmeno mi resi conto della differenza tra il prima e il dopo, nemmeno soffrivo tanto il fatto di stare a dieta.
    Quello che mi dava fastidio, erano proprio quei commenti!Poverino, si deve privare ecc ecc.

    A quell'età la cosa piu mportante per un bambino è sentirsi accettato e uguale agli altri. Invece mi facevano sentire patetica, mi compativano, era umiliante, mi sentivo diversa per una cosa che nemmeno io capivo bene.

    Ho un rancore latente verso queste persone (parlo dei miei parenti) ignoranti e per i quali famiglia significa sedersi intorno ad una tavola e mangiare fino allo strafogo. Di conseguenza, chi non puo' seguire la loro sovralimentazione va compatito.

     
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  9. cimetempestose
     
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    Io ho avuto il problema opposto. Essendo le mie bambine sempre nel limite fra la normalità e il sovrappreso, il pediatra mi ha dato alcune indicazioni (niente succhi di frutta e bevande confezionate, meno pasta, meno pane, uno sfizio al giorno al posto della merenda e scelto fra i meno calorici, quindi ad es. magnum no, ma i mottarelli sì oppure una pallina di gelato artigianale, chupa chupa o caramellina e ovetto kinder due volte a settimana etc etc) .
    Niente di trascendentale, fatto sta che le bambine da sei mesi non crescono di peso, ma di altezza.
    Ovviamente è un percorso molto lento, perchè il pediatra confida solo sull'effetto della crescita, non vuole che perdano peso.
    Io sono una persona molto aperta e ne parlo un po' con tutti, e sapere qual è il risultato? che metà delle babe del quartiere mi dicono che le bambine non sono grasse (certo che non lo sono, pesano 31 chili per 127 cm), l'altra metà appena vede una delle mie figlie godersi il meritato sorbetto dopo la piscina, subito mi dice che finchè non tolgo anche quello non vedrò risultati. Insomma, una apprezzamente per risultati lenti con sforzi tutto sommato contenuti, la gente non è in grado di esprimerlo.
    Se poi vogliamo parlare di mia mamma che per puro dispetto porta supermerende all'uscita di scuola...(oltre che a tentare di indottrinarle su Dio, gli angeli, i miracoli )
    Colpa mia perchè parlo troppo.



     
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  10. panzerottaforever
     
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    secondo me hai fatto benissimo !!!! io ho due bambini uno di 6 anni che mangia di tutto e di piu' e anche frutta verdura ecc ecc l'altro di 9 anni è proprio MIO FIGLIO come forma (anche se io mangio frutta verdura ecc) è rotondetto , per non dire GRASSO (non glielo dico se no s'incazza come una bestia.....) e non mangia frutta e verdura, fa la scarpetta col pane nel sugo, vuole primo e secondo a tutti i pasti ecc ecc...... io gli faccio un "mazzo", ho smesso di COSTRINGERLO a mangiare frutta e verdura se no vomita, gli ho detto chiaro e tondo che io mi devo operare perchè sono obesa e lui non deve diventare come me, lo porto a nuoto e ad atletica (senza forzarlo , ha scelto lui quali sport fare ) gli do porzioni ridotte , ho mandato un avviso a scuola di NON fargli fare il bis di nulla, gli ho tolto salse e per quanto possibile porcate varie , e poi....................... magari pranza o cena dai nonni che io sono al lavoro e mi sento dire, gli ho dato la pasta in bianco e il pollo come mi hai detto te , ha voluto IL BIS tanto è in bianco e poi poverino gli ho dato un gelato ...... poi ha voluto i crackers con le olive con la sottiletta in mezzo, ma solo uno................ azz e allora io che parlo a fare? aspettiamo i suoi 40 anni e operiamo pure lui? la famiglia della bariatrica???????????????????? tante volte non ci litigo anche perchè gia' poverini me li tengono ed è un bel peso ma MANNAGGIA tutto quello che ho passato io A LUI NO !"!!!!!! grazie scusate per lo sfogo
     
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  11. buzzymicia
     
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    Un bambino di 9 anni non si può mettere a dieta! Questo credo sia l'errore principale, la cosa migliore è imparare a cucinare GUSTOSO, in modo SANO! Se gli danno pasta in bianco e pollo per forza poi gli viene voglia di sapori diversi, anche se ovviamente non ha fame!
    Io ho 41 anni, non sono oeprata e non ho intenzione di farlo, sto dimagrendo con lentezza, ma, soprattutto, il mio sforzo principale è quello di RIAPPROPRIARMI DI UN RAPPORTO CORRETTO CON IL CIBO, che, secondo me, è la base per poter poi mantenere i risultati.
    A me mangiare PIACE ed è normale che sia così, se mangiassi petto di pollo ai ferri e pasta in bianco probabilmente dopo meno di un giorno sarei in cerca di schifezze per appagare un pò il palato, figuriamoci un bimbo di 9 anni per di più IN CRESCITA, tatino!

    Se cerchi in rete o in libreria ci sono un mucchio di testi che danno ricette BUONE E SANE per i bambini, ad esempio, lo chef Marco Bianchi fa proprio corsi e scrive libri di ricette sane per bambini

    http://www.fondazioneveronesi.it/guida-all...l-mangiar-sano/
    http://bambinigolosi.blogspot.it/2012/03/h...a-di-marco.html
    www.imagnifici20.it/

    Prova e poi facci sapere ^_^
     
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  12. Biker175
     
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    Ricordo quand'ero bambino ed i miei volevano mettermi a dieta: lo presi come una punizione. Non riuscivo a capire perché volessero punirmi senza che io avessi fatto nulla.
    E comunque recuperavo allegramente quando uscivo o quando andavo a casa di amici o parenti.
     
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  13. buzzymicia
     
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    CITAZIONE (Biker175 @ 18/4/2013, 19:16)
    Ricordo quand'ero bambino ed i miei volevano mettermi a dieta: lo presi come una punizione. Non riuscivo a capire perché volessero punirmi senza che io avessi fatto nulla.
    E comunque recuperavo allegramente quando uscivo o quando andavo a casa di amici o parenti.

    Quoto
    ...mettere a dieta un bambino è un errore madornale!
     
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12 replies since 23/11/2009, 10:51   11341 views
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